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LUCA FAGGELLA

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NUOVO SINGOLO 3 GENNAIO 2025

"Il parcheggio dell'anima" dal primo album su cassetta autoprodotta nel 1984, su tutte le piattaforme digitali.

Preordinalo qui, su Spotify e Aplle music.

EDIPO IN ARDENZA (LIVORNO)

Questo concept–album nasce nel passaggio dall’inverno alla primavera del 1985. Prima la scrittura di un brano, Oedipus Rex, poi la proposta da parte della fanzine monzese VM di pubblicare un nostro album (su cassetta), come numero speciale della stessa, grafica e testi allegati. Proposi appunto un concept “edipesco”: in una settimana esatta, tutti i giorni dalle 14 alle 15 scrivo gli altri testi, sulla base dei quali costruirò anche, la rivisitazione post punk del mito di Edipo – tra Sofocle, Camus e Ian Curtis – che occupa il libretto insieme ai testi ed alle illustrazioni dovute al genio di Giuliano Nannipieri.

Siamo alla III “incarnazione” del collettivo Delta Tau Chi, dopo la I originaria del 1980, (niente canzoni: solo strumentali e installazioni video), la II che realizza tre anni dopo la prima cassetta autoprodotta (con il solo Luca Faggella a fare da tramite tra le due). In Ardenza (a casa mia) nascono i testi, e sempre in Ardenza nella saletta prova di Villa Sansoni nascono le musiche, registrate e prodotte dal gruppo stesso con il mitico TASCAM 4 piste a cassette : diverse sono le mani dei musicisti, diversi i compositori a far nascere questa operina minore del post–punk italiano, di cui siamo parecchio orgogliosi anche col senno di poi. L’ultimo atto, prima dello spedizione del materiale a VM, siamo ancora in Ardenza, Bagni Lido, dove vado a prendere il riluttante grafico: in un torrido pomeriggio di lavoro, l’artista/polemista consegna alla storia della wave italiana il suo Edipo “Mussoliniano” (in senso grafico, non ideologico) , anch’esso testimonianza, in senso visivo, della nostra esistenza ed unicità, anche se , dopo solo un paio di live dell’85, il Collettivo si dissolve senza mai sciogliersi ufficialmente.

Luca Falorni


Solo drastiche danze, su Di Me.”

I

OEDIPUS REX


1. L’esule cieco (reverse): intro 1:14

2. Ultime danze di Tebe 2:14

3. Delfi 2:30

4. Immobilità leggendarie 4:21

5. Lame 3:06

6. Nozze 3:42

7. Le stesse cose ritornano 2:13

8. Edipo Re 2:31

9. L’esule cieco 6:18

tempo totale: 28:09

Luca Falorni: parole

Luca Faggella voce, chitarra elettrica, basso (3), rythm box

Alessandro Luschi chitarra elettrica

JF Scarfò basso

Ray Marino tastiere

Luigi Corsi basso, tastiere, voce

Andrea Romano batteria (1, 2, 5) ,Fabio Lizzio batteria

prodotto da Collettivo Delta Tau Chi per VM, autunno 1984-primavera 1985

registrato a Livorno, Villa Sansoni

pubblicato da VM, Ottobre 1985.

disegno e grafica: Giuliano Nannipieri

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OEDIPUS REX 

Ultime danze di Tebe

Passioni per vivere ferite per morire

e dei gesti l’incendio

le visioni cedute

L’incendio purulento per le mie decisioni

i topi nella città felice

un’altra oppure solo la prima

Non farà nessuna differenza rosso dardo d’un arco d’argento

troveremo vermi per i sogni

troveremo fragili danze

Delfi

Un falso specchio di me

verità impossibili

eccesso d’ilarità

non più danze non qui

Per ogni Delfi questa menzogna

per ogni viso questo demone

pochi gesti poco di me

pochi sogni pochi moti

un’ultima cerimonia

lirico bando fugace

pace d’ogni gelido afrore

livido schermo diffuso

pace d’ogni gelido afrore

livido schermo diffuso

solo questo vivremo ancora

solo questo vivremo ancora

Immobilità leggendarie

Il mio sogno nell’incubo

I miei tempi arrivano

Se tu lo vuoi è la fine

Se ci credi l’inizio

Sono qui

Per vincere

Sono qui

Per vincere

Le tue tracce mi seguono

I suoi occhi maledetti

La mia vista impotente

Gelide nel tuo sentire

Le parole mi fuggono

I tuoi sogni distrutti

è tutto quello che voglio

Il mio sogno nell’incubo

Sono qui per vincere

Le tue tracce mi seguono

mi seguono

Gelide nel tuo sentire

Le parole mi fuggono

I tuoi sogni distrutti

è tutto quello che voglio

Lame

Del gesto le lame

Del gesto le lame

Occorrono danze per te

Occorrono sogni ardenti

Occorrono stanze vive

Occorrono lame

Occorrono lame

Ognuno può descrivere

Per il mio disgusto muto

Troppi tempi da infrangere

Troppe sporche

Delusioni

Su te stesso il tuo sangue

Su di te le lacrime

Ogni sorta di gesti

Ogni visione sacra

Ogni presenza viva

Puoi prendermi vivo

Oppure casto demonio

In diaboliche ecclesie

Vivido spazio rude

Dentro anni rigonfi

Nozze

Decisioni solo adesso

In clandestine verità

Divisioni della posta

Per eroiche trasgressioni

Uniremo sangue comune

Lascivi soggetti nel tempo

Chiedimi perché ti conosco

Dimmi che sono quello che sei

Non sopravviveremo alla luce

È solo la regola di tutto

Dimmi tutta la casta impotenza

Questo mio sangue cercava di te

Questi miei occhi supplici di nozze

Questi miei occhi supplici

Questi miei occhi supplici di nozze

Le stesse cose ritornano

Bando ai moti infallibili

Ritroviamo vecchi altari

Vecchie bastarde distanze

La gloria

Dei nostri sogni

E io qui ritorno colmo di

Sangue versato sadico

Non era che un grido

Mortale sorriso

Ferita delusa

Confondono le distanze

Riducono le trappole

Arriveremo in fondo ora

Ci troveremo statici

E io grido pallido colpevole

Per un tempo pagano

Non eran che tracce

L’impasse più feroce

Per un tempo pagano

Edipo Re

Di tenebre vecchio

L’avviso grida

Parole parole che vivono adesso

Nel tenero buio l’abisso di vetro

Contatti che sia

Che nasca che gridi

Languidi specchi riflettono occhi

Sanguigne fibbie del figlio di Cronos

Solo in me l’ostaggio

Contatti ricerca

L’abisso

Mi chiama nell’arido buio

Fantastici voli

Recupero di te

Detriti contatti visioni

Ogni estatico centro del nulla

Porzioni del giorno squartato

Ridi abbandono

Strazio dei tempi

E per coprire il sogno un incubo

E per trovare il tempo quel buio

L’esule cieco

Ultimo gesto

Ultimo rito

Per l’abbandono dell’uomo

Per vaghe gesta

Di tutti noi

Per vaghe gesta

Di tutti noi

Sto scherzando con le lacrime

Sto dicendo che accetto tutto

Perché male e bene hanno un senso

Perché a tutto sopravviverò

Sopravviverò

Solo drastiche danze su di me

Solo drastiche danze su di me

Su di me

Non so chi sono chi cerco

È solo la colpa di nessuno

È solo il mondo

Di chi viveva

È solo il mondo di chi viveva

Di tutti noi

Sto scherzando con le lacrime

Sto dicendo che accetto tutto

Perché male e bene hanno un senso

Perché a tutto sopravviverò

Sopravviverò

Solo drastiche danze su di me

Solo drastiche danze su di me

Su di me

Su di me

info@lucafaggella.com